Blackmagic Pocket Cinema Camera 6k

Scritto da Riccardo Mischianti Blog

 La guerra dei file, del deprezzamento professionale ma soprattutto l’avanzamento tecnologico sta mettendo in crisi il mercato di questo settore, confondendo gli utenti, costretti a navigare tra infinite proposte, apparentemente tutte simili tra loro.La realtà è che la tecnologia non ha semplificato il nostro settore, tutt’altro.Ha dato la possibilità a molti di inventarsi, di iniziarsi, talvolta senza preparazione adeguata, ad una professionalità per la quale servono anni di studio e pratica.Molti professionisti che per vent’anni hanno lavorato con standard broadcast come il PAL SD 50i sono andati incontro ad un’esplosione di formati, dal cambiamento del 720x576 al 1024x576, dal 1366x768 al 1280x720, una breve parvenza di stabilizzazione con il full HD, fino ad arrivare al 4k con differenza di pochi pixel tra il DCI e l’UHD.Siamo ancora infame di cambiamento.Questo ha portato i professionisti che lavorano da più di vent’anni nel settore e i più giovani a scontrarsi, a volte in maniera animata, discutendo su quale camera sia la “definitiva” o quale software il più completo.Una introduzione così ampia per parlare di una camera? Evidentemente non c’era modo migliore per introdurre l’ennesimo cambiamento, in realtà in atto da qualche anno da parte di questa azienda, che cerca di imporsi sul mercato proponendo un sistema completo di produzione e post produzione con un investimento di poche migliaia di €.La Blackmagic Pocket Cinema Camera 6k, per gli amici BMPCC6K, è tra le nostre mani, l’abbiamo studiata per capire quali siano le differenza con la sorella minore.La camera costa intorno ai 2500€, include DaVinci Resolve Studio ed è formidabile.Il file che produce è davvero di ottima qualità, la grandezza del formato incide poco sul flusso di lavoro grazie al BRaw che sembra aver trovato finalmente casa grazie al sensore S35 6144x3456Installato su questa nuova Pocket.Sostanzialmente l’aspetto esterno non è cambiato, a parte qualche modifica strutturale dovuta agli aggiornamenti hardware, tra le mani restituisce la stessa sensazione “plastica” della BMPCC4K.
  La camera è l’aggiornamento ben riuscito della sorellina.Il formato diminuisce la profondità di campo grazie all’aumento delle dimensioni del sensore.
 Non cambia il doppio iso nativo, 400 e 3200.La 6k è davvero poco rumorosa anche sensibilità elevate, Permette di girare con diversi aspect ratio direttamente nella camera (cosa che personalmente sconsigliamo, ma questo è un discorso che non affronteremo in questo articolo) e di montare ottiche anamorfiche.Altro importante aggiornamento hardware arriva non da blackmagic ma dalla Tilta, che renderà disponibile a breve un kit per rendere lo schermo 5” full hd della camera basculante.Aumenta la risoluzione per quanto riguarda gli slow motion a 120fps, che sale da 1920x1080 per la 4k a 2688x1512 per la 6k in modalità “window”.Gamma dinamica di 13 stop, possibilità di montare lut in camera.Un problema è il sistema di archiviazione, la vera grande spesa da affrontare per la camera.Se da un lato è vero che il Braw ha alleggerito il flusso di lavoro, d’altro canto dobbiamo gestire un file in 6k che consente di cambiare in post ISO, WB e tinta.Per esempio schede sdxc che ci garantiscono la registrazione a pieno formato con queste camere partono dai 300/350€ per il formato da 128 GB, permettendoci di girare un 6144x3456 Braw 3:1 per 8 minuti.Altro piccolo difetto, ormai di casa per chi conosce Blackmagic, è la tendenza del file al magenta, nulla di irrisolvibile con un minimo di post.Diminuito di molto l’effetto moiré, ma non del tutto eliminato, soprattutto con controluce “spinti” o trame particolarmente fitte.Invariato l’utilizzo dell’auto focus, invariato il problema alimentazione, in pratica le batterie LP-E6 sono utili come ups lavorando con alimentazioni alternative.In caso non abbiate la possibilità di alimentare la vostra camera in maniera alternativa, dovrete comprare una decina di LP-E6 per garantirvi una giornata di lavoro.Il sistema operativo della camera è davvero intuitivo, facile da utilizzare anche per chi lavora da poco con camere professionali.Per quello che riguarda l’inquadramento di questa MDP, per noi è un prodotto più utile a chi si occupa di video musicali, reportage curati e posati, piccoli cortometraggi.Abbiamo visto lavori prodotti con pocket 6k anche per matrimoni e cerimonie, con ottimi risultati.La camera, in conclusione è un “animale” da trattare con cura ed esperienza, non adatta a tutti anche se mascherata da camera “user friendly”.La 6k  e la 4k non fanno la guerra tra loro, al contrario sono perfette da accoppiare per lavori a più camere, le differenze e le migliorie che sono state implementate nella 6k cambiano il prezzo del prodotto, collocandola un gradino più in alto rispetto al modello precedente.Il prezzo delle due pocket è ingannevole, a nostro avviso la camera non è ready to use come altre mirrorless della stessa fascia di mercato, la BMPCC va necessariamente accessoriata con dei rig (soprattutto se utilizzata con ssd), i costi di archiviazione e alimentazione sono nettamente superiori e l’autofocus non è utilizzabile come per i modelli Canon e Panasonic.Il file però è il migliore del suo mercato, non ha rivali, i migliori file per rapporto flusso di lavoro/qualità sono sicuramente quelli prodotti dalle BMPCC4K e BMPCC6K.Ultima chicca, oltre al plugin per premiere che ci permette di lavorare con i file braw direttamente sul software di casa Adobe senza transcodifiche, arriva il plugin anche per Avid media composer 2019.9!Vi diamo un piccolo assaggio delle capacità di questo piccolo “mostro”, con delle clip alle quali abbiamo applicato un leggero “soft grading”.

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